Scopri se con gli altri sei veramente te stesso. Giù la maschera.
Psicoterapeuta Milano e Arese.

L’uso, comune a tutte le lingue europee, della parola “Persona” per indicare l’individuo umano è, senza saperlo, pertinente: “Persona” significa, infatti, la maschera di un attore, e in verità nessuno si fa vedere com’è; ognuno, invece, porta una maschera e recita una parte.
– Arthur Schopenhauer
Come Schopenhauer ricorda, “Persona” significa “Maschera”. Anche in Analisi Transazionale viene ripresa la metafora della persona come l’attore sul palcoscenico, che recita il ruolo che (da Copione di Vita) gli è stato assegnato. Attraverso l’educazione e le primissime esperienze relazionali, l’espressività del bambino viene condizionata. Egli pur di garantirsi sopravvivenza, attenzioni e amore, impara a mettere da parte le proprie predisposizioni naturali per manifestare il comportamento che riscuote maggior successo nelle figure che si occupano di lui.

Fin da piccine, molte persone imparano, così, ad “tradire” la propria persona per adeguarsi al “personaggio” che gli altri si aspettano. Per cui (per fare un esempio) la predisposizione naturale porterebbe l’individuo a sviluppare progetti artistici o sportivi, ma questi non vengono perseguiti perchè la persona stessa si è omologata (spesso con disagio di cui è più o meno consapevole) alle aspettative genitoriali.
Seguo molti pazienti che, talmente avviluppati in questo sistema di vita ormai dato per scontato, non si rendono conto di quanti antichi condizionamenti limitano l’espressività personale.
E a te capita di indossare la Maschera? Sempre, con tutti, solo in alcune situazioni, con persone specifiche? Come mai, secondo te? Di seguito, qualche domanda come spunto di auto-osservazione.
Ti capita di….. 1. Rispondere “Sì” quando vorresti dire di “No”? 2. Rispondere “No” quando vorresti dire di “Sì”? 3. Evitare di muovere critiche, anche costruttive? 4. Di “morderti la lingua” pur di evitare di ferire l’altro? 5. Adattarti controvoglia alle decisioni altrui? 6. Evitare di dire quello che pensi per timore che possa risultare poco sensato? 7. Evitare di arrabbiarti per paura che l’altro ti lasci o non abbia più piacere di vederti? 8. Evitare di fare domande, magari sul lavoro o in contesti formali, per timore che risultino stupide? 9. Rispondere “sì, ho capito” a un capo o a un insegnante quando, invece, alcuni concetti non risultano chiari? 10. Reprimere le tue emozioni o i tuoi pensieri, pur di mantenere la quiete e non litigare? 11. Ridere a battute che non sono spiritose in cui, magari, l’oggetto della presa in giro sei tu? 12. Rispondere “bene” alla domanda “come stai?”, anche se dentro sei a pezzi? 13. Trattenere il pianto? 14. Sorridere quando racconti qualcosa di triste o spaventoso o rabbioso? 15. Sorridere quando racconti di qualcosa che ti ha ferito o procurato pensieri? 16. Mostrarti disponibile, gentile, accogliente anche quando non ne hai affatto voglia? 17. Impegnarti ed essere disponibile per il capo, il collega, l’amico, il fidanzato anche quando hai esaurito le energie e il tuo orario lavorativo è volto al termine? 18. Dare priorità al benessere altrui a discapito del tuo? 19. Dire “se ti fa piacere, lo faccio” anche se il tuo piacere è sotto le scarpe? 20. Fare l’amore impegnandoti in performance sensazionali per l’altro, trascurando il tuo piacere? 21. Dare molta attenzione o addirittura temere il giudizio altrui? 22. Aver timore di deludere l’altro?

Se hai risposto “Sì” alla maggioranza di queste domande, è possibile che indossi spesso i panni del “personaggio” lasciando in disparte chi sei veramente. Ciò significa rinunciare a due ingredienti fondamentali: la spontaneità e l’intimità. Sai perchè l’intimità? Perchè se ti presenterai al mondo con la maschera, è probabile che ti circonderai di persone che ti stanno accanto per quello che mostri e non per ciò che effettivamente sei. E se si sta vicino senza autenticità, l’intimità e la conoscenza profonda sono compromesse.
Se sei incuriosito da quello che hai letto, è nato il desiderio di saperne di più, di esplorare il tuo inconscio e di andare alla volta del vero te, per vivere una vita davvero libera, sperimenta “Giù la maschera”. Sarà unico, suggestivo e aprirà gli occhi di mente e cuore. Ti aspetto!
Giù la maschera
Lascia uscire il vero Te
La maschera più pericolosa non è quella di Carnevale,
ma quella che portiamo ogni giorno della nostra vita.
Ciclo di 4 incontri in gruppo, per accrescere la consapevolezza su se stessi. Si propone un percorso esperienziale che utilizza drammatizzazioni, arte e teatroterapia. Utile a chi vuole: esplorare il proprio mondo interno; scoprire blocchi o facilità relazionali; emozionarsi, decodificare ed esprimere ciò che sente; lasciarsi andare; disfarsi di etichette sociali “imposte”; essere “persona” e non “personaggio”; accettarsi di più; affrontare la paura del giudizio; avere un’idea di cosa può essere una psicoterapia.
Conduce Dott.ssa Valentina Giannella, Psicologa e Psicoterapeuta
Venerdì 4, 11, 18 e 25 ottobre 2019 dalle h19 alle h21.
Presso STUDIO SERENA-MENTE PER TORNARE A SORRIDERE
Via XXV Aprile 23, Arese (Mi).
Iscrizione necessaria, posti limitati. Scrivi a maschera@serena-mente.it €150 per intero ciclo. Sconto di €30 per le iscrizioni entro il 20/09/19 o per chi porta un amico (€120 per intero ciclo). Viene rilasciata ricevuta sanitaria detraibile dal 730.
Per percorsi di psicoterapia ad Arese (Milano) e Online
manda una mail a prenotauncolloquio@serena-mente.it
Oppure scrivi su Whatsapp al 3939042263
Oppure compila questo form https://serena-mente.it/contatti/https://serena-mente.it/contatti/
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