L’attacco di panico è un forte attacco d’ansia, che può invalidare temporaneamente il buon funzionamento della persona in base all’intensità con cui si manifesta. Può presentarsi in contesti specifici (ad esempio, solo nei luoghi aperti) oppure in ambienti generici.
Solitamente l’attacco di panico sopraggiunge all’improvviso ed è caratterizzato da una accelerazione del battito cardiaco, sudore freddo, iperventilazione, tensione muscolare, fortissima paura di morire, nausea, vertigini, terrore che stia per accadere qualcosa di tremendo, tremore. In caso di attacco di panico la persona è presa alla sprovvista; questa è la ragione che mi ha spinta a scrivere il presente post: offrire una sorta di prontuario per chi soffre di questo disturbo così diffuso.
Azioni di Pronto Intervento
Se l’attacco è molto forte e ingestibile, contattare (o far contattare) il Pronto Soccorso chiamando il n° 118
Allertare immediatamente le persone che si trovano accanto: parenti, amici, colleghi di lavoro, se è il caso, anche passanti
Se si segue già una cura di tipo farmacologico, far uso di eventuali medicine prescritte “al bisogno”
Rilassamento Psico-corporeo
Rallentare la respirazione, possibilmente inspirando dal naso ed espirando dalla bocca, riempiendo d’aria la pancia
Rilassare la muscolatura. Ad esempio chiudendo gli occhi e pensando prima a “sciogliere” i piedi, poi le caviglie, poi i polpacci, poi le gambe e così via, fino alla testa, incluse le palpebre, la lingua e le guance
Visualizzare nella mente un’immagine rilassante, di calma, serenità o benessere, meglio se è un luogo rassicurante noto
Ripetersi che passerà senza ripercussioni a livello fisico e che non si morirà (l’attacco di panico, seppur violento, non uccide. Molti credono di stare per morire ma questo non succede, infatti, anche se il cuore aumenta il proprio ritmo, è in grado di autoregolarsi e pompa come pomperebbe dopo una corsa a ritmo sostenuto)
Se la temperatura corporea è scesa, coprirsi
Trovare dei dati di realtà che possano ridimensionare le paure. Ad esempio: localizzare le vie d’uscita, identificare le persone che possono essere d’aiuto.
Ripetersi che si è assolutamente in grado di superare la situazione indenni
Cosa fare successivamente
Trattare l’accaduto col proprio psicoterapeuta. Se non si segue alcun percorso psicologico, considerare seriamente di avviarne uno al più presto possibile
Riferire l’accaduto al medico di base o allo psichiatra, per l’eventuale prescrizione di medicinali o per il monitoraggio del trattamento farmacologico in corso
Nota bene
Molti tendono a non dar peso alle problematiche di carattere psicologico e psicosomatico, definendo la psicoterapia come l'”ultima spiaggia”. Ebbene, ignorare e procrastinare significa solamente lasciar più campo libero al sintomo, che ne approfitterà per consolidarsi ulteriormente. Aspettare non ha senso: prendersi cura di sè a partire da subito è l’unica soluzione.
Pensare di risolvere la problemetica col solo uso del farmaco, a mio avviso, è riduttivo e in alcuni casi illusorio. Il farmaco agisce sul sintomo senza intervenire alla base del problema. Sarebbe un po’ come togliere le foglie secche da un albero, senza dare nutrimento ed acqua alle radici. Oppure, per fare un esempio più “medico”, sarebbe come prendere farmaci per il bruciore di stomaco continuando a nutrirsi di cibi piccanti, cioccolata, caramelle, patatine fritte e hamburger.
E’ fondamentale identificare la reale causa dello stato ansioso per poi lavorare direttamente su quella.
Con l’auspicio di essere stata utile, mando a tutti i lettori un saluto affettuoso.
Psicologa Milano

4 risposte
Reblogged this on Serena-mente and commented:
Qualche nota importante per chi soffre di attacchi di panico
Molto interessante. Ritengo molto validi i suggerimenti. Grazie
Alcuni, dopo aver letto questo articolo, mi hanno contattata privatamente. Invito chiunque abbia attraversato periodi più o meno lunghi caratterizzati da uno stato ansioso, a lasciare un commento o a condividere qui, anche in forma anonima la propria esperienza: potrebbe essere d’aiuto e rincuorare altre persone. Perchè non siamo soli. Inoltre, se possibile, diffondete ad ampio raggio utilizzando tutti i canali a disposizione. Ri-postate sul profilo facebook o sul vostro blog. Grazie mille a chi, gentilmente, vorrà contribuire a questa missione.
Di cuore e col cuore. Valentina.